1. Cos’è il PNRR?
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è uno dei principali strumenti messi a disposizione dal Governo. Questo piano strategico è stato formulato e presentato al fine di accedere ai fondi stanziati nell’ambito del programma NextGenerationEU, concepito per stimolare la ripresa economica e sociale in seguito alla pandemia da COVID-19.
Particolarmente interessanti e vantaggiosi sono i Finanziamenti PNRR i quali, attraverso Bandi a cascata, rappresentano strumenti tramite i quali soggetti beneficiari dei finanziamenti europei, quali istituti accademici, centri di ricerca e enti pubblici, destinano una parte delle risorse a soggetti esterni come imprese, startup e associazioni. Questi finanziamenti sono finalizzati a sostenere attività di ricerca e innovazione allineate agli obiettivi e alle aree tematiche delineate nel PNRR.
2. Quali sono i progetti previsti dai Finanziamenti PNRR?
Il Recovery plan italiano – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – approvato il 24 aprile 2021, aggiunge allo stanziamento di 191,5 miliardi del Recovery Fund, ulteriori 30 miliardi del Fondo complementare, per dare vita ai progetti del PNRR.
Il PNRR si struttura in 151 ambiti di investimento, da realizzare (da parte degli Enti attuatori come i Ministeri, le Regioni ecc.) entro dicembre 2026.
I progetti finanziabili è possibile suddividerli in 3 macro-aree (trasformazione digitale, trasformazione ecologica e inclusione sociale) a loro volta declinate in 6 differenti Mission:
• M1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo
• M2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica
• M3 – Infrastrutture per una mobilità sostenibile
• M4 – Istruzione e ricerca
• M5 – Inclusione e coesione
• M6 – Salute
Lo stanziamento per ciascun Ministero (a seconda delle tematiche) è così suddiviso:
– Ministero delle Infrastrutture (39 miliardi);
– Ministero della Transizione ecologica (34 miliardi);
– Ministero delle Imprese e del Made in Italy (18 miliardi);
– Ministero dell’istruzione (17 miliardi);
– Ministero della Salute (15 miliardi);
– Ministero dell’Innovazione Tecnologica (12 miliardi).
Nell’ambito del PNRR, il MIMIT è titolare di 10 progetti di investimento, per i quali si prevede l’impiego di risorse comunitarie per un importo complessivo di 18,161 miliardi.
Si tratta di risorse che, in un arco temporale di 5 anni, entreranno direttamente nel sistema produttivo italiano, con lo scopo di renderlo più competitivo, efficiente e inclusivo, stimolando la ricerca, l’innovazione, gli investimenti, la nascita di nuove imprese e il consolidamento di imprese già attive.
3. Finanziamenti PNRR: I beneficiari
I beneficiari dei Finanziamenti PNRR possono essere vari soggetti, tra cui organizzazioni non governative (ONG), enti di ricerca, istituzioni educative, autorità locali e regionali, altri attori attivi nei settori interessati dai programmi di finanziamento, ma soprattutto le imprese private. La partecipazione ai Finanziamenti PNRR è spesso aperta a enti provenienti da diversi Stati membri dell’UE e in alcuni casi anche a organizzazioni esterne all’UE.
4. Chi gestisce i Finanziamenti PNRR?
I Finanziamenti PNRR sono gestiti dagli enti che ricevono i fondi europei e li allocano nei differenti Bandi a cascata, nello specifico:
PARTENARIATI ESTESI: Includono progetti finanziati dall’Unione Europea, gestiti da istituti accademici, centri di ricerca, imprese e altre organizzazioni europee, e focalizzati su tematiche strategiche come la salute, la sicurezza, l’energia, il clima, la mobilità e la cultura.
ECOSISTEMI DELL’INNOVAZIONE: Rappresentano sinergie tra istituzioni accademiche, centri di ricerca, imprese e altre entità territoriali, concentrati su ambiti interdisciplinari come la transizione ecologica, la trasformazione digitale, la promozione della salute e del benessere, la valorizzazione della cultura e del turismo, nonché la tutela della sicurezza e della difesa.
CONSORZI NAZIONALI: Insieme di istituti accademici, centri di ricerca e imprese, specializzati in tecnologie chiave quali l’intelligenza artificiale, la biotecnologia, la nanotecnologia, la fotonica, i materiali avanzati e le micro e nanoelettroniche.
Periodicamente ciascun Ente pubblica i propri Bandi (spesso suddivisi in SPOKE) sul proprio sito web definendo le modalità, i criteri e le tempistiche di attuazione e ha il compito di coordinare e monitorare le attività del PNRR relative, appunto, alla ricerca e all’innovazione.