Transizione Industria 5.0
in breve

Il credito d'imposta Industria 5.0 ha l'obiettivo di sostenere le imprese che decidono di investire in beni strumentali volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. Questo beneficio fiscale è esteso sia ai beni strumentali materiali che a quelli immateriali. Tuttavia, è importante notare che tali beni devono essere nuovi e destinati a strutture produttive situate sul territorio italiano. Le condizioni per usufruire di questa agevolazione variano in base alle caratteristiche dei beni acquisiti, distinguendo tra beni strumentali e beni strumentali 4.0. Il Credito d'Imposta Industria 5.0 fa parte di una serie di misure finalizzate ad incentivare l’efficientamento dei processi produttivi delle imprese, riducendo i consumi energetici ed orientando le stesse verso la sostenibilità e lo sviluppo green.

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GUIDA CREDITO D'IMPOSTA INDUSTRIA 5.0 2025

  1. Credito d’Imposta Industria 5.0: Cos’è?
  2. Credito d’Imposta Industria 5.0: I beneficiari
  3. Quali sono le spese ammissibili al Credito d’Imposta Industria 5.0?
  4. Credito d’Imposta Industria 5.0: entità agevolazione
  5. Modalità e tempistiche per ottenere il Credito d’Imposta Industria 5.0
1. Credito d’Imposta Industria 5.0: Cos’è

Il credito d’imposta Industria 5.0 è un incentivo fiscale promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per incentivare gli investimenti delle imprese nella trasformazione dei loro processi produttivi verso il modello di Industria 5.0. Questo tipo di credito d’imposta è complementare a quanto previsto per la Transizione 4.0 e mira a stimolare gli investimenti a favore della Transizione 5.0.

2. Credito d’Imposta Industria 5.0: I beneficiari

I beneficiari delle agevolazioni del nuovo Credito d’Imposta Industria 5.0 comprendono tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, inclusi le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, senza distinzione di forma giuridica, settore economico, dimensione o regime fiscale di determinazione del reddito.

Tuttavia, sono esclusi dalla possibilità di accedere a tali agevolazioni le imprese che versano in situazioni di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa e concordato preventivo senza continuità aziendale. Questa esclusione si applica anche alle imprese soggette a sanzioni interdittive previste dal Decreto Legislativo 231/2001.
Inoltre, tutte le imprese ammesse devono essere conformi agli obblighi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro, un requisito che deve essere rispettato in modo continuativo e non solo al momento dell’effettuazione degli investimenti.

3. Quali sono le spese ammissibili al Credito d’Imposta Industria 5.0?

Gli interventi agevolabili dal Credito d’imposta Industria 5.0 prevedono:

• Acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0 mirati a potenziare l’efficienza energetica

• Acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse)

• Spese dedicate alla formazione del personale per lo sviluppo di competenze relative ai temi della transizione verde (non finanziabile da sola)

Gli investimenti devono assicurare un risparmio energetico minimo del 3% sull’intera struttura produttiva oppure del 5% su un processo produttivo specifico coinvolto nell’investimento.

4. Credito d’Imposta Industria 5.0: entità agevolazione

Le aliquote a cui le imprese possono accedere variano in base alla classe di efficienza energetica raggiunta e alla quota di investimento:

Investimenti fino a 2,5 milioni di euro: • Classe I: 35% • Classe II: 40% • Classe III: 45%

Investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro: • Classe I: 15% • Classe II: 20% • Classe III: 25%

Investimenti tra 10 e 50 milioni di euro: • Classe I: 5% • Classe II: 10% • Classe III: 15%

5. Modalità e tempistiche per ottenere il Credito d’Imposta Industria 5.0

Le spese ammissibili all’agevolazione dovranno essere sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025. Quindi, tutte le aziende che hanno già effettuato investimenti da inizio 2024 ad oggi, se in possesso dei requisiti previsti dalla norma potranno richiedere il credito d’imposta Industria 5.0.

FAQ CREDITO D'IMPOSTA INDUSTRIA 5.0 2025

È un incentivo fiscale promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per incoraggiare gli investimenti delle imprese nella trasformazione dei loro processi produttivi verso il modello di Industria 5.0.

Il Credito d'Imposta 5.0 offre agevolazioni a tutte le imprese residenti in Italia, tuttavia, sono escluse quelle in situazioni di liquidazione o concordato preventivo.

Le spese ammissibili per il Credito d'Imposta Industria 5.0 sono: Acquisto di beni strumentali 4.0, sia materiali che immateriali, finalizzati a migliorare l'efficienza energetica. Spese destinate alla formazione del personale per lo sviluppo di competenze legate alla transizione verde, le quali non sono finanziabili singolarmente. Acquisto di beni indispensabili per l'autoproduzione e l'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, ad eccezione delle biomasse. Gli investimenti devono anche garantire obbligatoriamente un risparmio energetico minimo del 3% se riferito all'intera struttura produttiva o del 5% se riferito a un determinato processo produttivo coinvolto dall'investimento.

L'entità dell'agevolazione del Credito d'Imposta Industria 5.0 varia in base alla classe di efficienza energetica raggiunta e alla quota di investimento. Le aliquote applicate sono le seguenti: Per investimenti fino a 2,5 milioni di euro: Classe I: 35% Classe II: 40% Classe III: 45% Per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro: Classe I: 15% Classe II: 20% Classe III: 25% Per investimenti tra 10 e 50 milioni di euro: Classe I: 5% Classe II: 10% Classe III: 15%

Il credito d’imposta 5.0 non concorre alla base imponibile e si potrà utilizzare in compensazione con debiti fiscali e contributivi a decorrere dal quinto giorno dalla trasmissione della documentazione da parte del Gse all’Agenzia delle Entrate. Per cui la misura non sarà più totalmente automatica come avveniva in passato. Sul fronte dei tempi di utilizzo, il credito maturato, si potrà compensare in un’unica soluzione entro il 31 dicembre 2025. L’eventuale quota residua che non sarà stata compensata entro tale data, si potrà utilizzare in 5 rate annuali di pari importo a partire dall’anno 2026, fermo restando che la prima compensazione dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2025

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